Il pellegrinaggio dei “Nuri” inizia alle prime luci del giorno, dalla contrada Santa Croce.
I “Nuri”, così detti perchè nel passato alcuni devoti arrivavano nella chiesa dedicata al Santo martire coperti soltanto dalle mutande e dalla fascia rossa a tracolla. Oggi indossano il tipico costrume bianco, fazzoletto in testa, procedono a piedi scalzi con in mano il tradizionale mazzetto di fiori freschi.
Iniziano il pellegrinaggio, in fila, uno dopo l’altro al grido “E-cchiamàmulu cà n’aiuta e c-cchiamàmulu tutti, frusteri e-ppaisani, viva Ddiu e Sam-Mastianu”.
Giunti in chiesa, davanti al fercolo (non di fronte alla statua!) depongono il mazzetto di fiori, invocando il Santo protettore a gran voce.
Testo e fotografie di Nino Privitera